Su Francesco si sono dette già tante cose ed anch'io ne ho già parlato e ho già avuto occasione di dire le mie riflessioni, i miei ricordi, i miei pensieri di fronte a quello che è successo; ma c'è un'ultima cosa che vorrei richiamare e che mi preme ricordare di Francesco: il suo desiderio di costruire l'oratorio. Per oratorio, Francesco, intendeva sì le mura e la costruzione che tra poco sarà avviata in parrocchia, ma (più volte ne abbiamo parlato insieme) quello che desiderava lui era "l'oratorio dei cuori  e delle persone", una comunità che si preoccupava dell'educazione e della crescita della propria fede nel Signore, sacrificando a questo ogni personalimo, spendendo per questo il nostro tempo e i nostri sforzi, certo che solo così si potrà arrivare alla costruzione di una comunità fraterna, accogliente, che è figura della bontà paterna di Dio e che è il luogo vero dell'Oratorio.

E, dico la verità, questa è la cosa che più mi preme, e che credo tutti noi più dobbiamo a lui.

Ancora, grazie e ciao Francesco.

don Renato