Un solo grande amore, centomila parole che cercano di esprimerlo, nessuno ci riesce.

Più una parola sembra essergli vicina, più in realtà è vuota di significato, di più, è vuota, vuota e nient'altro.

E' questo il mio più grande (e forse, non perché lo viva io in prima persona, il più grande) freno all'amore.

Amore ... la parola più "gettonata" al mondo, e come sempre, con l'uso, ha perso il suo significato, la sua capacità di essere segno (e come sempre solo segno, non esperienza) di una vita, anzi della vita.

Ormai, bisogna precisare "Amore di Dio", per non correre il rischio di essere confusi con un "bacio Perugina".

Questa insanabile, irriducibile incommensurabilità tra parola e vita è il mio più grande ostacolo.

Tutto faccio: vedere, osservare, comprendere, per esprimere ... a parole.

"Parlate con la vita e non con le parole", ecco ciò che continuo a trasgredire.

Il mio più grande rischio è di essere vuoto come quelle parole, e forse (anzi senza forse) lo sono già da tanto tempo.

Che fare? (ecco che arrivano i dubbi, a testimonianza del mio non coinvolgimento nell'amore) Aspettare lo "sberlone di Dio" che mi svegli dal torpore? Aspettare l'occasione e l'esperienza di carità (non amore dei "baci") che mi coinvolga in prima persona? (forse c'é già stata, forse Dio me l'ha già fornita ma io sono così cieco che ...) Ma queste sono ancora una volta ... parole!

 

Posso solo pregare il Signore ......

..... perché quanto detto o scritto qui non rimanga solo vuota parola ma si riempia di gesti concreti, quotidiani di carità.


AMA!! 

facile! pensavo

Dio non può che essere Amore o chi ama non può che essere un Dio?


(n.d.r.: sebbene il tema di quest'ultima riflessione non tratti direttamente l'argomento Amore, si è preferito inserirla qui di seguito perché letta alla luce di quanto scritto sopra ci è sembrato assumesse un significato più vero e profondo). 

 

VORREI ...

Vorrei sapere perché son portato a cercare pagliuzze nell'occhio al vicino.

Vorrei sapere perché seminare odio mi da tanta soddisfazione.

Vorrei non sentirmi così abbandonato, insomma ce l'ho e dov'è mai sto destino?

La legge del meglio, da cancellare, si insinua in me con ostinazione.

VORREI VIVERE SOLO.