IL NAUFRAGIO DEL MIO IO

Non vedo la mia Patria

nessuno grida terra,

rena vorrei vedere

ma al Sole offro la schiena.

Abbasso gli occhi al mare

cercando il mio riflesso,

ma chi devo guardare?

non so chi è mai "me stesso".

Non getto ormai le maschere

da troppi, troppi mesi

come l'imitatore pazzo

non ho più la mia voce.

Non sono che un pupazzo

retto da tanti errori

fermo per l'imbarazzo

mosso dai miei dolori.

Dov'è la ia schiettezza?

Dov'è veracità?

io vivo nell'assenza

vivo nell'incertezza.

Ho perso confidenza

così come il mio io

io vivo nell'assenza

'ché non confido in Dio.

 

L'OBLIO DOPO IL NAUFRAGIO

Lasciatemi il mio dubbio

lasciatemi il mio nulla

scordate il mio silenzio

scordate la mia assenza.

L'oblio di questo mare

è mia unica certezza,

attorno tutto scema

tutto passa e si perde.

Anche da quella zattera

ormai è caduto in acqua

l'uomo che con la mano

segnava l'orizzonte.